Le riflessioni
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La sintesi è un dono che Madre Natura dispensa con parsimonia. Mai dilungarsi, quindi, nel presentare questa rubrica. Diceva Carducci: "Chi usa quindici parole quando ne basterebbero dieci è capace di qualsiasi misfatto". Detto, inoltre, che è vietato prendersi sul serio, invitiamo a soffermarsi a riflettere. Divertendosi. Larry Bird, il giocatore di basket bianco più forte di sempre: "La differenza principale tra una superstar e un grande giocatore è che il campione è capace di far giocare bene i compagni e vincere". Alfredo Di Stefano, l'unico che si permetteva di mangiare al tavolo dei dirigenti prima della partita: "Gli allenatori contano poco, l'importante soprattutto è il talento". Marco Van Basten: "Di dieci allenatori che ho avuto, uno mi ha insegnato qualcosa, tre non hanno lasciato il segno e sei hanno rischiato di rovinarmi".
Chamfort: "Per essere graditi bisogna lasciarsi insegnare tutte le cose che si sanno perfettamente da coloro che non le sanno". Confucio: "E' meglio stare zitti e dare l'impressione di essere scemi piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio". Pirandello: "Non c'è più pazzo al mondo di chi crede di avere ragione". Bill Veeck: "Non è il costo della qualità che mi preoccupa, è il costo della mediocrità che mi rovina". Tyrone Willingham: "Quando alleno il mio unico obiettivo è vincere. E non mi importa se lo farò di dieci punti, di uno o soltanto di mezzo". Joseph A. Dinouart: "Padroneggiare al meglio il silenzio equivale a prevalere e imporsi sugli altri".
Bill Shankly: "Dicono che il calcio sia questione di vita o di morte. Non è vero, è una cosa molto più seria". Rudy Tomjanovich: "Quando vinci devi essere in grado di sconfiggere la natura umana, la naturale tendenza a rilassarsi e di non perdere lo spirito competitivo di prima". Jeff Van Gundy: "Nell'NBA, dove tutte le squadre hanno talento, sono chimica, atteggiamento e professionalità a separare la vittoria dalla sconfitta". Mickey Mantle: "E' incredibile quante cose non conosci del gioco che hai giocato per una vita". Bruce Weber: "Il senso per il gioco, per quel che accadrà, non è allenabile, è una dote istintiva". Jorge Valdano: "L'intuizione è un'esclusiva individuale. Da qui la diversità degli assi. La loro unicità".
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