Mai infierire!
![]() |
Immaginate Commisso che telefona a Lecce da New York al team manager Ottaviani, a Ferrari e a Pradè, alla fine del primo tempo, per ordinare di chiudere la partita sul 3-0. Avrebbe dimostrato agli addetti ai lavori di aver capito il mondo del calcio. Non più il Presidente che contesta il sistema e attacca Juventus, Inter e Milan, ma uno che dà una mano al collega in difficoltà, con la squadra che si appresta a disputare i secondi 45' in dieci. Sarebbe stato apprezzato, non solo da Sticchi Damiani e dai due ex viola, l'A.D. Mencucci e il D.G. Corvino. Inutile sottolineare la risonanza del gesto. Il 6-0, invece, costringe il Presidente giallorosso a metterci la faccia, assumersi ogni responsabilità e confermare l'allenatore Gotti, fino a due mesi fa osannato dai salentini. Sono situazioni particolari e uscire dalle crisi è tutt'altro che facile. Se aggiungo che nel calcio tutti hanno la memoria d'elefante, è fin troppo facile prevedere che il 6-0 lascia una cicatrice che non sarà dimenticata. Sul campo, al mercato con gli amici e gli amici degli amici.
Mentre la telefonata di Commisso sarebbe stata quanto mai apprezzata, a Empoli assisto a un fatto che lascia perplessi. Il Napoli vince 1-0 con un rigore discusso. Il D.S. Gemmi non l'accetta e chiede conferma a tutti i moviolisti. Capisco che l'ultimo arrivato in società si ribelli a quella che ritiene un'ingiustizia. Tanto più se anche il sottoscritto è fan degli azzurri, ma non doveva chiedere spiegazioni. Bisogna saper perdere. Prima perché Empoli è una cittadina di 45mila abitanti e neppure capoluogo di provincia. Giocare in Serie A è già un miracolo. Poi bisogna domandarsi che Fabrizio Corsi è Presidente dal '91 e dalla sua conta 5 campionati di C1, 15 di B e 14 di A. Non è un caso. E' bravo e fortunato, ma se non fosse un abile navigatore non sarebbe gradito al sistema e si troverebbe, col Livorno e la Pistoiese, tra i Dilettanti o, al massimo, col Pontedera in C.
Per questo viene in soccorso un antico proverbio: "Nessuno si è mai pentito di aver taciuto". E oltre a non parlare, come pretende il ruolo, c'è quello di tirare la giacca al Presidente quando si illumina d'immenso e ricordare quello che fece il Presidente del Chievo Campedelli. A Verona la Juventus vinse 1-0 e ai padroni di casa un guardalinee fece annullare il gol del pari per un fuorigioco inesistente. Alla fine corse negli spogliatoi a rincuorarlo per l'errore commesso. Aveva capito tutto e assicurato alla società ancora una salvezza!
© 2025 Stazione di sosta![]() La rivoluzione | ![]() I miei undici affari |
![]() Aspettando John Elkann | ![]() Si gioca col cervello |
![]() Picerno e Gravina | ![]() Juve, Zidane, Sartori |
![]() Sacchi non vuol capire | ![]() Gli errori della Juve |
![]() Marchini e Lambrechts | ![]() Collina e l'AIA |
- 11.04.2025 09:39 - Guttmann e Ferguson
- 07.04.2025 09:53 - La rivoluzione
- 04.04.2025 10:26 - I miei undici affari
- 31.03.2025 09:00 - Aspettando John Elkann
- 28.03.2025 09:00 - Si gioca col cervello
- 24.03.2025 09:00 - Picerno e Gravina
- 21.03.2025 10:08 - Juve, Zidane, Sartori
- 17.03.2025 00:57 - Sacchi non vuol capire
- 14.03.2025 08:47 - Gli errori della Juve
- 10.03.2025 10:10 - Marchini e Lambrechts
- 07.03.2025 08:02 - Collina e l'AIA
- 03.03.2025 08:00 - Mauro e Neno
- 24.02.2025 09:36 - Attenti allo spogliatoio!
- 21.02.2025 09:51 - Dove va il calcio?
- 17.02.2025 08:00 - Ranieri, perché?
- 27.01.2025 08:00 - Klopp e Conceiçao
- 24.01.2025 08:58 - O la strada, o l'autostrada!
- 20.01.2025 09:00 - Ma gli scouts...
- 17.01.2025 09:00 - Guai mollare!
- 13.01.2025 08:00 - I frati trappisti