La verità!
A fine anno di solito si tirano le somme. Rivedo le 1.190 puntate che hanno accompagnato "Stazione di Sosta" dal 2012 a Lady Radio. Non ho mai fatto un consuntivo, né rivisto le mie idee. Tutto ciò che so l'ho appreso dall'esperienza e il poco fatto l'ho affrontato convinto di avere vantaggi ed essere andato avanti. Se ho visto più lontano è perché, come diceva Newton, sono stato sulle spalle di giganti.
Quando però noto che tutto viene disatteso da ciò che penso, dico e scrivo, devo fare autocritica. D'accordo, so che quando qualcuno chiede consiglio farà il contrario, ma sono preparato. Se continuo a non vedere un uomo sul palo nei calci d'angolo, vuol dire che non bisogna ridurre i 7 metri e 32 che il portiere deve guardare. Se non si va a disturbare chi calcia con l'interno piede, o l'esterno, dalla bandierina, dai 9 metri e 15, che diventano 7,50, vuol dire che non serve. Se si marca a zona e non a uomo, su palla inattiva, quelli che di solito la mettono dentro, significa che è sbagliato. Quindi non è vero che il gol è merce rara, l'unica cosa che non si può insegnare.
Seppoi Trevor Francis dimostrava come disporsi sulle punizioni dirette contro, evidentemente sbagliava. Non l'ho più visto fare. Tuttavia i gol su palla inattiva continuano a aumentare! Qual'è la verità? E il regista, che se si lascia giocare è l'allenatore in campo e, marcato e attaccato, diventa l'anello debole, non è da rivedere? Nessuno lo fa. Eppure se chiudi Badelj non tagli la testa al Genoa? Come contro l'Inter non devi marcare Dimarco, che non so quanti assist serve col sinistro, Calhanoglu e Barella? Quando sbagliano partita i tre? Non puoi giocare alla pari con l'Inter e pensare che, se la squadra fa quello che vuole il tecnico, non ci saranno problemi. Dal momento che è più forte, non rimane che scegliere tra difesa e contropiede o giocare sopra ritmo per 95'.
Se nessuno lo fa vuol dire che è sbagliato. Se vedo il calcio a tutti i livelli e non trovo ciò che sembrerebbe scontato, non rimane che cospargersi il capo di cenere. Rimane solo la speranza che abbia ragione Oriana Fallaci quando scrive: "Non è vero che la verità sta sempre nel mezzo, a volte sta da una parte sola". Poi mi sono ricordato di quando, in un Chelsea - Liverpool, Benitez fece marcare Makélélé da Gerrard, il suo uomo migliore. Se si andava a chiudere chi faceva quantità e non qualità, c'era un motivo. Quante azioni partivano dal suo piede? Avevo capito anch'io. Ma nel Belpaese è meglio sbagliare in tanti che aver ragione in pochi.
© 2024 Stazione di sosta20.12.2024 09:00 La verità! | 16.12.2024 09:00 Una Waterloo |
13.12.2024 10:19 Le sostituzioni | 09.12.2024 09:00 Il Museo del Calcio |
06.12.2024 09:00 Ma è cambiato? | 02.12.2024 09:00 Del Piero verità |
29.11.2024 09:00 Basta ai mediocri | 25.11.2024 09:00 Indietro tutta! |
22.11.2024 09:00 L'ignoranza! | 18.11.2024 09:00 Mai senza Dimarco! |
- 23.12.2024 08:31 - Turnover e Simeone
- 20.12.2024 09:00 - La verità!
- 16.12.2024 09:00 - Una Waterloo
- 13.12.2024 10:19 - Le sostituzioni
- 09.12.2024 09:00 - Il Museo del Calcio
- 06.12.2024 09:00 - Ma è cambiato?
- 02.12.2024 09:00 - Del Piero verità
- 29.11.2024 09:00 - Basta ai mediocri
- 25.11.2024 09:00 - Indietro tutta!
- 22.11.2024 09:00 - L'ignoranza!
- 18.11.2024 09:00 - Mai senza Dimarco!
- 15.11.2024 08:00 - Wooden e Cruyff
- 11.11.2024 09:00 - Cruyff e Van Basten
- 08.11.2024 09:00 - Il ruolo di Casini
- 04.11.2024 08:00 - La teoria del più!
- 01.11.2024 09:00 - Allo sfascio?
- 28.10.2024 08:00 - Il Pallone d'Oro
- 25.10.2024 09:00 - Mai infierire!
- 21.10.2024 09:00 - Il capitano
- 18.10.2024 09:00 - Non viene da ridere?