L'emendamento Mulé

19.07.2024 07:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
L'emendamento Mulé

Ricordo il Presidente di una società di Serie A. Aveva problemi economici, ma non voleva lasciare. Cercava un azionista di minoranza per un'iniezione di liquidità. La leva del cambio doveva rimanere nelle sue mani. Gli piacevano i complimenti che arrivavano da più parti, anche se le casse piangevano. E' la fotografia del calcio. Nessuno lascia e va sempre peggio. Si è dovuto attendere il 2024 e l'emendamento Mulé, politico di Forza Italia, per spiegare che la Serie A traina il movimento e non può contare per il 12%. "A fronte di un versamento di 1,3 miliardi di tasse, non è pensabile - dice Mulé - una rappresentanza al 40, ma almeno al 24, una quota di minoranza, mentre quella attuale è di irrilevanza".

Finalmente anche la politica ha capito. Facile spiegare i risultati negativi della Nazionale, se ai vertici continuano ad apparire persone che hanno solo interesse a conservare potere e prebende. Dal 2000 si era cercato il sistema di cambiare l'andazzo. La rivoluzione doveva partire da Coverciano per preparare manager, allenatori e istruttori degni di questo nome e in due anni tornare a primeggiare con i conti a posto. Bisognava rimboccarsi le maniche e sostituire chi aveva portato l'Italia anche al ventesimo posto nel ranking mondiale, ma che, assolutamente, non voleva lasciare. Semplice parlare di tracollo.

So perfettamente che Lady Radio non poteva cambiare lo status quo. C'era stato un tentativo quando il Settore Tecnico di Coverciano fu commissariato. Correva l'anno 2000. Rivisti i conti e corrette le spese. Non si doveva. Finì il commissariamento. Lorsignori hanno continuato a governare a piacimento, disinteressandosi dello sfacelo tecnico ed economico. Quando si chiede chi sono quelli che potrebbero guidare l'organizzazione, non c'è bisogno di preoccuparsi, basta ricordare che cosa rispondeva Rothschild a chi domandava come aveva fatto a fare i soldi: "Facendo il contrario di quello che facevano tutti". C'è solo da fare il contrario e quindi capire. Ricordarsi, magari, di dare, ogni tanto, le dimissioni, come ha fatto l'allenatore dell'Inghilterra, Southgate, dopo essere arrivato secondo!  

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