Il Pallone d'Oro

28.10.2024 08:00 di  Claudio Nassi   vedi letture
© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com
Il Pallone d'Oro

Credo di aver visto le più belle partite degli ultimi anni: Barcellona - Bayern Monaco 4-1 e Real Madrid - Borussia Dortmund 5-2. Non so come si continui a dire che la Premier è il miglior campionato, quando la Liga offre spettacoli simili. Ciò che sono riusciti a fare in Catalogna ha dell'incredibile. Da una crisi economica delle più gravi nasce una squadra dall'età media di 24 anni, con non so quanti diciassettenni della cantera, non meno di sei, che si permette di dare una lezione di calcio a una delle formazioni più titolate. D'accordo, i bavaresi hanno voluto stupire affidando la squadra a un neofita, Kompany, ma non è sufficiente a spiegare una gara a senso unico. Rimango dell'avviso che le partite vadano preparate con cura, ancor più in Champions, ma non posso fare a meno di notare la superficialità con cui si sono presentati Neuer e soci. Credo che essere in testa alla Liga sia da non sottovalutare, né che non si sia visto, almeno in cassetta, più volte il Barça. Ebbene, pensare di vincere giocando come al solito è presunzione. Lewandowski, Raphinha e Yamal pretendono marcature asfissianti, altrimenti il destino è segnato. Giocare sopra ritmo contro questi è quasi impossibile. Non rimane che difesa e contropiede. Kompany non si è reso conto di chi aveva davanti. Chissà se avrà capito la differenza e come difendersi, tenendo presente che per vincere bisogna aver paura di perdere.

Contemporaneamente al Bernabeu il Borussia Dortmund chiude i primi 45' in vantaggio 2-0. Nella ripresa si scatena Vinicius. Non ricordo tanto strapotere in un singolo. Finisce 5-2, con il brasiliano osannato dal pubblico e candidato numero uno al Pallone d'Oro.

Ma non è tutto, perché sabato c'è il meglio che può offrire il calcio: Real - Barcellona. Con tutto il rispetto per i blancos di Ancelotti, che si presentano senza Courtois, Carvajal e Rodrygo, si assiste a una prestazione monstre dei blaugrana. Ripetono quanto visto col Bayern. Oggi non c'è formazione che possa giocarsela alla pari con gli uomini di Hansi Flick. Sono i più forti e solo con una gara tattica si limitano i danni. Mbappé e Vinicius non sono il massimo per giocare in contropiede e mettere l'avversario in difficoltà? Il Real, invece, lascia agli altri anche questa possibilità e il 4-0 è la risposta di Lewandowski, Raphinha e Yamal. A questi livelli il calcio è lo sport più bello del mondo. Un tempo lo giocavamo anche noi. Oggi non siamo capaci neppure di copiarlo!

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