Abbasso il turnover!
Quando lessi la formazione dell'Inter per il ritorno di Champions a Lisbona, contro il Benfica, rimasi di sale. Non credevo possibile presentare otto calciatori nuovi. Uno dei club più importanti al mondo con una formazione che nessuno immaginava. Una squadra non è la dama, né i calciatori pedine. Già parlare di turnover a novembre dovrebbe far sorridere, anche se è una moda, ma otto nuovi passa il limite. So anche che per i vecchi saggi l'allenatore più bravo era quello che non faceva danni. Peccato ci fosse l'Inter finalista di Champions e in testa al campionato e non un pincopalla. Guardavo Inzaghi nei primi 45'. Dopo il 3-0 sembrava un pulcino bagnato. Nella ripresa i padroni di casa sono scomparsi e l'Inter ha potuto pareggiare e addirittura rischiato di vincere, con un gran tiro di Barella respinto dal palo.
Domando ancora perché. L'avversario era modesto. Non aveva un punto. Vincendo, visto lo 0-0 fra Real Sociedad e Salisburgo, avrebbe avuto due risultati su tre per arrivare prima nel girone ed evitare i più forti. Ricordo che non c'è squadra come l'Inter in campionato e anche a livello internazionale dovranno fare attenzione quelle che vorranno vincere la coppa con le grandi orecchie. Sommer ha fatto dimenticare il miglior Onana e Audero un buon secondo. La difesa è una garanzia, il centrocampo ha pochi rivali, come le due punte. Non solo, perché, oltre a Frattesi e Carlos Augusto, ci sono Bastoni e Pavard recuperati e rincalzi niente male.
Per questo non ho capito il Napoli quando l'ha affrontata al Maradona. Si poteva non riconoscere tanta superiorità? C'è un'altra soluzione se non giocare sopra ritmo per 95' o optare per difesa e contropiede? Questa è una corazzata e, dopo aver fatto i complimenti a chi l'ha costruita, devo riconoscere i meriti ad Allegri, che ha capito il valore dell'avversario e cercato il modo di batterlo. Cambiaso su Dimarco una mossa giusta. Avesse marcato anche Barella non sarebbe stato male. Né dimentico Calhanoglu, ma chi se la dovrà vedere con l'Inter non farà male ad analizzare la partita della Juve. Creerà certamente problemi. Ho ascoltato, infine, chi consiglia ad Allegri di mettere un uomo sul palo sui calci d'angolo, oltre a quello davanti a chi batte, ma dopo aver dimostrato che la tattica migliore rimane difesa e contropiede, ricorda che non bisogna subire troppo e per questo c'è Chiesa, un martello!
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